INTERMODALITA’
Acqua, Ferro, Gomma. O se preferiamo: Nave, Treno, Camion.
Container e casse mobili. Tanti, diversi, colorati, più o meno conosciuti, più o meno banali.
Sembrano tante “scatole” colorate, e quando non sono “scatole” possono trasportare anche polveri, liquidi e gas, in serbatoi più o meno circolari.
Nell’epoca del commercio globale, le materie prime e i prodotti finiti si spostano da una parte all’altra del pianeta.
Per ottimizzare i tempi di consegna si combinano i trasporti via mare, via treno, via strada.
Non necessariamente in quest’ordine, né per forza utilizzando tutte le tre modalità per ogni collegamento.
I container vanno però trasbordati da un sistema di trasporto all’altro, e per fare questo servono impianti dedicati.
Volendo lasciare da parte le vie d’acqua ci siamo concentrati sullo scambio ferro-gomma, strada-ferrovia.
Nella collezione di ognuno di noi componenti del Gruppo, treni per il trasporto dei container non mancano, e lo sviluppo lineare del plastico ci permette di comporre treni di notevole lunghezza e varietà di carico.
La storia dello scalo intermodale è piuttosto lunga e disseminata di cambiamenti di idea, forma, utilizzo, scenografia. Ci saranno diverse “puntate” relative alla sua “storia”, dalla nascita, ai successivi sviluppi. Seguiteci e vedrete.
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Questo è tutto, per un primo assaggio. Anche se a dire il vero l’effetto della prima parte di impianto già in avanzato stato è visibile nella Galleria Fotografica di Novegro 2015…